Francesco Cecioni

Era nato a Livorno l'l Dicembre 1884 a Livorno trascorse tutta la vita fino morte nel 1968. Compì gli studi universitari presso la Scuola la Normale Superiore di Pisa, dove si laureò nel 1905 discutendo con Luigi Bianchi una tesi sulla teoria della rappresentazione conforme delle aree piane pluriconnesse, tesi da cui ebbe origine il primo lavoro a stampa. Per alcuni anni assistente all'Università di Pisa, quindi passò all'insegnamento medio. Dopo la prima guerra mondiale, ritornò dapprima all'insegnamento medio e successivamente fu titolare di Matematica presso l'Accademia Navale di Livorno. Nel 1925 risultò primo vincitore del concorso per cattedra universitaria di Analisi algebrica; fu chiamato a Pisa, ove tenne sino al 1955 la cattedra di Analisi algebrica ed infinitesimale. Per qualche tempo insegnò che Geometria analitica e Matematiche complementari, pur continuando a mantenere l'antica cattedra presso l'Accademia. La sua attività scientifica, caratterizzata da risultati molto brillanti, riguarda sostanzialmente l'Algebra e la teoria delle presentazioni conformi. I suoi lavori algebrici, scritti prevalentemente in età giovanile, riguardano soprattutto la teoria delle matrici e quella delle algebre su un campo, mentre i suoi studi sulle rappresentazioni conformi, iniziati con la tesi di laurea, vennero ripresi sistematicamente a partire dal 1925. Nei suoi ultimi anni si occupò dei fondamenti della Matematica.
Necr.: Bollettino Unione Matematica Italiana, S.IV, vol.X (1974), n.3, pp. 741-743 (G.Zappa).
Nastasi, Lettera Pristem, 9