Felice CASORATI

(1835-1890)

ritratto

Nacque a Pavia il 17 -12 - 1835 e morì ivi l'11 - 9 - 1890.
Trascorse l'intera vita a Pavia nella cui Università si laureò ingegnere nel 1856, restandovi come assistente. Fu allievo di Bordoni (1789-1860) e di Brioschi. Nel 1858 partecipò, insieme al Betti e al Brioschi, ad un viaggio scientifico in Francia e Germania che molto contribuì a rompere l'isolamento in cui era fin'allora vissuta la matematica italiana. L'anno seguente fu nominato, a soli 24 anni, professore di algebra e geometria analitica nell'Università pavese, ove più tardi (1863) insegnò analisi infinitesimale e poi anche analisi superiore. Schivo di onori e di cariche, dedicò l'intera sua vita alla scienza e alla scuola.
Al C. spetta il merito principale di avere contribuito in modo essenziale a far conoscere e apprezzare in Italia la teoria delle funzioni di variabile complessa, che stava allora formandosi per opera di Cauchy, Riemann e Weierstrass. Fra i personali contributi del C., spicca un teorema che può considerarsi come un preannuncio di quello famoso del Picard. Si occupò pure di geometria differenziale ecc.
Sotto i portici dell'Università di Pavia vi è un monumento che lo ricorda.
Necr.: Rend. Ist. Lombardo (2) 2,5 (1892), 1206-1236 (E. Bertini); Rend.
Semin. Milano 9 (1935), 127-I38 (G. Vivanti).
Opere: Voll. 2, a cura dell'UMI (1951-52).
Tricomi, 1962