Angelo SECCHI

(1818-1878)


Nacque a Reggio Emilia il i 8 - 6 - 1818 e morì in Roma il 26 - 2 - 1878.
Entrato nel 1833 fra i gesuiti, studiò a Roma, nelle scuole della Compagnia, e già nel 1841 insegnava matematica e fisica nel Collegio di Loreto. Nel 1844 tornò a Roma per completare i suoi studi teologici, ma li aveva appena ultimati ed era stato appena ordinato sacerdote che dové partire di nuovo, a causa dell'espulsione dei gesuiti da Roma nel 1848. Fu così, per qualche tempo, a Stonyhurst in Inghilterra e a Georgetown negli Stati Uniti, ove frequentò l'Osservatorio Navale degli U.S.A., allora diretto dall'idrografo F. M. Maury, di cui divenne amico. Nel 1849, tolto il bando ai gesuiti, tornò a Roma, assumendo la direz. dell'Osservatorio del Collegio Romano, il cui precedente direttore De Vico era morto in esilio. E tale direzione tenne fino alla morte, nonostante che, dopo il 1870, i gesuiti fossero stati allontanati di nuovo dal Collegio Romano, essendo stata fatta - per interessamento di Q. Sella e di altri - una speciale eccezione per lui, considerati i suoi meriti astronomici.
Il S. fu un precursore dell'astrofisica, e particolarmente dello studio del sole e degli spettri delle stelle, di cui è dovuta a lui la prima classificazione che, nelle sue grandi linee, è tuttora in vigore. Iniziò pure lo studio della superficie dei pianeti e, in ispecie, di Marte, per cui fu lui il primo a parlare di canali. Anche notevoli i suoi contributi alla meteorologia e alla geodesia. Fondò, assieme al Tacchini, le Memorie della Società degli spettroscopisti italiani, ora divenute le Mem. della Società astronomica italiana : il principale periodico di astronomia italiano.
La sua opera principale: Le Soleil fu pubblicata a Parigi nel 1875-77.

Necr.: Mem. Acc. Nuovi Lincei 4 (1888), 41-106 (C. Bricarelli); E. MILLOSEVICH, Commem. del P. Angelo Secchi (Roma, Tip. Lincei, 1903); ecc.

Tricomi, 1962