OTTAVIANO FABRIZIO MOSSOTTI (1791-1863)

Lezioni Sulla Teoria Matematica della Propagazione del Calore, fatte dal Prof. O. F. Mossotti nell'Università di Pisa l'Anno scolastico 1855-56, copiate da me Tommaso Corsini studente di Scienze fisico-matematiche d'anno V [Manoscritto]. - [2], 2, [6b], 167 p.; 32 cm.


Ottaviano Fabrizio Mossotti è un tipico esempio di quella figura di scienziato patriota, che si incontra spesso nella metà dell'Ottocento. Dopo gli studi a Pavia, dove insieme ad Antonio Bordoni e Gabrio Piola fu allievo di Vincenzo Brunacci, quando sembrava avviato a una brillante carriera scientifica, nell'anno 1825 in cui era stato eletto all'Accademia dei XL deve riparare prima a Ginevra e poi a Londra per sfuggire alle persecuzioni antiliberali del governo austriaco. Per quindici anni sarà esule per il mondo, prima a Londra, poi nel 1827 a Buenos Aires, dove svolge l'attività di astronomo ed è professore di calcolo differenziale. Nel 1835 torna in Italia, essendo stato nominato direttore dell'Osservatorio astronomico di Bologna, solo per vedere la sua nomina annullata dal governo pontificio a causa delle pressioni dell'Austria. Due anni dopo è di nuovo esule a Corfù, dove insegna matematiche superiori all'Università Ionia, mentre il fisico Francesco Orioli tiene le lezioni di fisica sperimentale. Nel 1841 Mossotti può finalmente tornare in Italia, chiamato all'Università di Pisa grazie all'interessamento del matematico Gaetano Giorgini, allora rettore, e dell'astronomo Giovanni Battista Amici, e agli interventi presso il granduca dei ministri Vittorio Fossombroni, anch'esso matematico, e Neri Corsini. A Pisa tiene l'insegnamento di fisica matematica, e avrà tra i suoi allievi Enrico Betti. Nel 1848 ritroviamo il Mossotti quasi sessantenne, insieme al suo allievo Betti, sul campo di battaglia di Curtatone, dove con il grado di maggiore comanda il battaglione universitario.

Le Lezioni sulla teoria matematica del calore attengono al suo insegnamento universitario di fisica matematica. Il Mossotti espone la teoria del calore di Fourier e i suoi successivi sviluppi, in particolare i contributi di Poisson, Lamé e Duhamel. Le lezioni, inedite, furono raccolte per lo più direttamente dall'originale di Mossotti, più di rado da copie eseguite da altri studenti dello stesso corso. L'estensore del manoscritto è il principe Tommaso Corsini, pronipote di quel Neri Corsini che ebbe parte nella chiamata di Mossotti a Pisa. Tommaso Corsini sarebbe poi divenuto sindaco di Firenze.

Bibliografia: O. F. Mossotti, Scritti, 2 v., Pisa, Domus Galilaeana, 1942-1955; S. De Benedetti, Elogio pronunziato dal prof. Salvatore De Benedetti nella inaugurazione del monumento all'illustre scienziato O. F. Mossotti il dì 16 giugno 1867, Pisa, Nistri, 1867.
Enrico Giusti



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