SALVATORE PINCHERLE (1853-1936)

Studi sopra alcune operazioni funzionali, Memorie dell'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna, (IV), 7 (1886) p. 393-442.


Nato a Trieste, dove frequentò il Liceo imperiale, Pincherle si trasferì a Pisa presso la Scuola Normale Superiore studiando con Betti e con Dini. Passato all'insegnamento secondario a Pavia, ebbe contatti all'università con Beltrami e Casorati. Nel 1977-78 passò un anno come borsista a Berlino dove ascoltò le lezioni di Weierstrass sulle funzioni analitiche, curandone una presentazione per il Giornale di Matematiche (1880). Ottenuta la cattedra universitaria, prima a Palermo e poi a Bologna, Pincherle si occupò di 'operazioni funzionali', intese come operazioni che eseguite su funzioni analitiche danno come risultati funzioni analitiche. A partire dalla formula di Cauchy esaminò i lavori sulla teoria delle funzioni di Appell (1880), Hermite (1881), Mittag-Leffler, Poincaré, e anche di Beltrami e di Volterra. I risultati di Pincherle sulle operazioni funzionali, rappresentate mediante integrali, furono poi stampate sugli Acta Mathematica (1887). Collegato alle ricerche più di moda della scuola francese e tedesca, Pincherle divenne il matematico più conosciuto internazionalmente dell'Università di Bologna.

L'estratto esposto reca l'invio autografo dell'autore.

Bibliografia: U. Amaldi, Della vita e delle opere di Salvatore Pincherle, in S. Pincherle, Opere scelte, vol. I, Roma, Cremonese, 1954, pp. 3-16; S. Pincherle, Notice sur les travaux, Acta Math., 46 (1925), pp. 341-362; Ivi, pp. 45-63; K. R. Manning, The emergence of the Weierstrassian approach to complex analysis, Arch. Hist. Ex. Sci. 14 (1974-75), p. 297-383.
Luigi Pepe

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