LUIGI BIANCHI (1856-1928)

Lezioni di geometria differenziale. - Pisa, Spoerri, 1894. - VIII, 541 p.; 26 cm.


Tra i principali protagonisti dello sviluppo della geometria italiana a cavallo dei due secoli, Luigi Bianchi svolse gran parte della sua attività scientifica e didattica alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove si laureò nel 1877 e in cui, dopo un periodo di perfezionamento in Germania, iniziò a insegnare dal 1881; dal 1886, tenne anche la cattedra di geometria analitica presso l'università di Pisa. Della Normale fu anche direttore a partire dal 1918, succedendo a Ulisse Dini.
Oltre ad alcuni aspetti della teoria dei numeri e dell'analisi classica, Bianchi si occupò prevalentemente di geometria differenziale, in particolare secondo la tradizione di pensiero gaussiana, che egli arricchì di un enorme numero di risultati, facenti leva su un costante ricorso alla intuizione geometrica.
Come riflesso dei vari corsi tenuti a Pisa, Bianchi fu anche un celebre trattatista, come testimoniano, tra gli altri, oltre alle Lezioni di Geometria differenziale, i suoi testi sulla teoria dei gruppi continui finiti, sulla teoria dei gruppi di sostituzioni, sulla teoria dei numeri algebrici e sulla teoria delle funzioni ellittiche.

Il testo di Bianchi -al cui titolo si deve l'introduzione stessa del termine 'geometria differenziale'- rappresenta, con le Leçons sur la théorie générale des surfaces (1887-1896) di Gaston Darboux, una tra le principali esposizioni della geometria differenziale in epoca moderna e a lungo un punto di riferimento indiscusso sul tema. L'edizione del 1894 delle Lezioni comprende, oltre agli aspetti introduttivi della teoria differenziale delle curve e delle superfici, molti dei temi caratteristici delle ricerche di Bianchi, quali la teoria della applicabilità delle superfici, lo studio delle superfici rigate e delle deformazioni infinitesime di una superficie, la teoria delle superfici minime e quella dei sistemi tripli ortogonali. Il testo aveva avuto una precedente edizione litografica nel 1886 ed ebbe poi altre edizioni a stampa (2a ed. in 3 voll. 1902-1909; 3 a ed. in 2 voll. 1922-1923) che, a partire dalla traduzione tedesca del 1899-1899, presentano alcune rilevanti aggiunte, in gran parte riguardanti la geometria degli spazi a n dimensioni.

L'esemplare in mostra presenta una dedica manoscritta di Bianchi a Ulisse Dini.

Bibliografia: G. Fubini, Luigi Bianchi e la sua opera scientifica, Ann. Mat. Pura Appl., (IV) 6 (1928-29), p. 45-83; P. Vincensini, Vue d'ensemble sur l'oeuvre géométrique de Luigi Bianchi, Rend. Sem. Mat. Univ. e Pol. Torino, 16 (1956-1957), p. 115-157.
Luca Dell'Aglio

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