EUGENIO ELIA LEVI (1883-1917)

Studi sui punti singolari essenziali delle funzioni analitiche di due e più variabili complesse, Annali di Matematica Pura e Applicata (III), 17 (1909), p. 61-87.


Nato a Torino, allievo della Scuola Normale di Pisa, E. E. Levi ebbe un'intensa, quanto breve, attività scientifica, iniziata nel 1905 con la tesi di laurea in geometria differenziale e conclusa nel 1916, quando si arruolò volontario nella prima guerra mondiale trovando la morte sull'altopiano di Bainsizza l'anno dopo. Dal 1909 era professore di analisi nell'Università di Genova. Dallo studio dei problemi al contorno per le equazioni ellittiche alle derivate parziali, Levi fu portato ad interessarsi di funzioni di più variabili complesse e in particolare dei lavori di Fritz Hartog (1906-09). Per le ipersuperfici che possono essere frontiere di una funzione analitica, egli trovò una condizione di tipo differenziale, nota come forma di Levi, che permette di riconoscere i domini di olomorfia.

Le ricerche di Levi furono completate nel volume XVIII (1911) degli Annali di matematica dalla memoria: Sulle ipersuperfici dello spazio a 4 dimensioni che possono essere frontiere del campo di esistenza di una funzione analitica di due variabili complesse.

Bibliografia: M. Picone, Sulla vita e sulle opere di Eugenio Elia Levi, in E. E. Levi, Opere, v. I, Roma, Cremonese, 1959, p. V-XIX; J.-L. Verley, Les fonctions analytiques, in Abregé d'histoire des mathématiques 1700-1900, sous la direction de J. Dieudonné, Paris, Hermann, 1978; v. I, p. 129-163.


  scheda successiva   scheda precedente   indice schede