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Un altro biellismo che risolve il problema del moto rettilineo è stato
descritto da Hart; nel 1874, esso è basato su un "parallelogramma intrecciato"
rappresentato a lato, ove AB = CD,
AD = BC .
Se O, P, Q sono tre punti fissi sulle aste AB, AD, BC allineati in modo
che la retta sulla quale giacciono sia parallela ad AC, lo stesso avverrà in qualsiasi
posizione del biellismo e si ha
OP · OQ = BQ · QC - OA · OB = costante.
Pertanto se O è fisso i punti P e Q si corrispondono in una inversione circolare e, se P
si muove su una circonferenza passante per O, il punto Q descrive una retta.
Con il meccanismo di Hart lo studio dei biellismi per il movimento
rettilineo ha raggiunto la minima complessità: si può infatti dimostrare che con meno di
cinque aste non è possibile risolvere il problema. Ma molti altri meccanismi sono stati
inventati allo scopo, ad esempio quello mostrato a lato,
basato su due doppi aquiloni, si riesce a traslare il supporto di una candela mantenendolo
verticale.
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