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Il cerchio è unellisse con i fuochi coincidenti;
nellellisse i due fuochi sono sempre più lontani man mano che questa si allunga
fino a diventare una parabola in cui si ha un solo fuoco (laltro, per così dire, è
andato allinfinito). I raggi che provengono da questo fuoco allinfinito sono
delle rette parallele; riflettendosi sulla parabola vanno a finire nel fuoco effettivo. Se
dunque vogliamo concentrare in un punto dei raggi paralleli (o praticamente paralleli,
come ad esempio quelli del sole) si dovrà usare uno specchio a forma di parabola. Così
facendo si può costruire uno specchio ustorio, capace di incendiare un pezzo di carta o
di legno posto nel suo fuoco.
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La leggenda secondo la quale Archimede (III sec. a.C.)
avrebbe incendiato le navi romane con uno specchio ustorio
ha dato luogo ad un numero considerevole di ricerche in questo senso fino al Seicento
inoltrato.
Nel nostro exhibit il calore emesso da una
lampadina posta nel fuoco di uno degli specchi riesce a far accendere un fiammifero posto
nel fuoco dellaltro specchio.
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Anche le onde sonore possono essere riflesse. Parlando nel fuoco di una delle due grandi parabole, il suono si concentrerà nel fuoco dell'altra. Così è possibile parlarsi a distanza.
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