Il giardino di Archimede
Un museo per la matematica |
In Italia, accanto a una tradizione più strettamente classica rappresentata ad esempio dai fratelli Giovanni e Tommaso Ceva, va sempre più diffondendosi un interesse per i recenti risultati che qui arrivano tramite libri, riviste, scambi epistolari e viaggi compiuti dagli studiosi. Leibniz stesso compie una breve visita in Italia nel 1689. Nel 1707 Jacob Hermann, che si era formato a Basilea dove Jacob e poi Joahnn Bernoulli insegnarono, viene chiamato a ricoprire la cattedra di Matematica all'università di Padova. Qui rimane fino al 1713 intrecciando una rete di fitti contatti e divenendo punto di riferimento per i matematici italiani che volevano confrontarsi con i nuovi metodi analitici. A lui succede Nicolaus I Bernoulli (1687-1759), mentre altri membri della famiglia Bernoulli, Nicolaus II e Daniel (1700-1782), soggiornano a lungo a Venezia.
Prime tracce dell'uso del calcolo infinitesimale si trovano nelle opere di Guido Grandi, Gabriele Manfredi, Eustachio Manfredi, Vittorio Francesco Stancari, Giuseppe Verzaglia.
Nel 1710 inizia a Venezia la pubblicazione del "Giornale de' letterati d'Italia" che, sul modello di riviste europee come il "Journal de Savants" di Parigi, gli "Acta eruditorum" di Lipsia o le "Philosophical Transactions" di Londra, diviene sede di numerosi contributi e discussioni.
Una di queste polemiche vede impegnati Hermann e Nicolaus Bernoulli con Iacopo Riccati (1676-1754) sul problema inverso delle forze centrali. Qui Riccati ha modo di illustrare il suo metodo di separazione delle variabili per la soluzione di equazioni differenziali. I suoi risultati vengono poi raccolti in un trattato composto attorno al 1723, successivamente rielaborato e inserito con il titolo Della separazione delle indeterminate nelle equazioni differenziali e d'altri gradi ulteriori nelle opere pubblicate postume nel 1761-1765.
Sul "Giornale de' letterati" pubblica numerosi articoli anche Giulio Carlo de' Toschi Fagnano (1682-1766) che servendosi del calcolo fornisce contributi alla rettificazione delle parabole di ordine superiore e alla lemniscata di Bernoulli. I suoi scritti vengono raccolti nelle Produzioni matematiche stampate nel 1750 e presentate all'Accademia di Berlino. Un'edizione più completa delle sue opere fu curata nel 1911.
Domenico Corradi d'Austria è uno dei primi a pubblicare in Italia un'opera separata interamente dedicata al calcolo differenziale: De' calcoli differenziale e integrale memorie analitiche, stampata nel 1743-1744.
Pochi anni dopo, nel 1748, Maria Gaetana Agnesi pubblica le Istituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana. Nel primo dei due volumi si introducono elementi sulle equazioni algebriche e sulla geometria differenziale e nel secondo volume si dà una completa esposizione del calcolo differenziale, con applicazioni analitiche e geometriche, regole d'integrazione ed equazioni differenziali. Il trattato ebbe grande diffusione fra gli studenti di varie generazioni; il secondo volume fu anche tradotto in francese e in inglese.